Quale è il valore economico che si può attribuire ad un contratto ben scritto piuttosto che ad un contratto predisposto senza le necessarie competenze?
Purtroppo, prima di farci questa domanda occorre che nasca un problema ed una questione in ordine all’interpretazione, agli effetti e/o all’esecuzione di un contratto.
I non addetti ai lavori non sono in grado di prevedere le criticità che potrebbero venirsi a creare e solo quando si presenta il problema si rendono conto che forse si sarebbe dovuto regolamentare il rapporto contrattuale – sia per acquisti e/o vendite oppure locazione e/o affitti di beni immobili – in modo più completo e/o più chiaro, affidandosi ad un Professionista.
Si pensa sempre che tutto “fila via liscio” e può bastare un contratto predisposto, senza l’ausilio di un Professionista, magari (e sottolineo magari) facendo “salva con nome” con un file contenente un precedente contratto buono per “tutte le stagioni” – che si tramanda tra amici e parenti da tempo immemorabile al punto che non si sa più neanche chi ne sia stato l’autore – oppure usando degli standard non personalizzati al particolare rapporto che si vuole regolamentare, fino ad arrivare a scaricare da Internet dei modelli di contratto senza alcuna rielaborazione oppure mixando clausole prese da diverse fonti in una specie di collage, senza preoccuparsi di approfondire studiando le normative e le leggi in materia
I Professionisti addetti ai lavori, sanno bene, grazie alla pratica quotidiana che sempre più frequentemente non tutto “fila via liscio” e che questo determina:
– ritardi, sospensioni o addirittura mancato pagamento di quanto dovuto;
– mancato rispetto delle normative vigenti per acquisti e/o vendite oppure locazione e/o affitti di beni immobili;
– mancato rispetto degli obblighi contrattuali;
– costi espliciti ed impliciti per il tempo impiegato per risolvere il problema (si pensi ai “giri” di telefonate, e-mail, conference call o riunioni, corrispondenza con la controparte, etc);
– costi dei consulenti esterni (avvocati, commercialisti, etc) per trovare soluzioni tecniche al problema.
I conflitti che possono derivare dai contratti standard e non personalizzati potrebbero enormemente condizionare i profitti.
I rapporti tra proprietari, acquirenti ed inquilini vanno sempre regolamentati in modo chiaro e preciso, ma soprattutto va tenuto conto che il tutto è condizionato da una frenetica iperattività del Legislatore che cambia di anno in anno (a volte anche più velocemente) le “carte in tavola” o introduce nuovi adempimenti per essere “a norma”.
Di seguito si vuole offrire una breve panoramica di quello che nella pratica si tralascia con una certa continuità in materia contrattuale:
– corretta identificazione delle parti;
– corretta determinazione dell’oggetto del contratto e delle pattuizioni, tenuto conto che in Italia ogni contratto è automaticamente integrato dalle norme del codice civile o di leggi speciali applicabili alla fattispecie (salvo che dette norme non siano derogabili e nel contratto si siano specificatamente derogate) mentre sono automaticamente espunte le clausole contrarie a norme imperative (quindi inderogabili) o all’ordine pubblico. Tradotto: si può inserire una meravigliosa clausola molto favorevole, ma se è contraria alla legge sarà dichiarata nulla e sostituita dal Giudice dalla norma di legge; oppure non prevedere nulla ed essere favoriti o sfavoriti dall’integrazione di legge.
– corretta determinazione delle obbligazioni delle parti, indispensabili per la corretta esecuzione del contratto. Uno dei classici conflitti concerne le clausole non esplicitate o rapporti non regolamentati.
– inserire un adeguato sistema di garanzie, quali garanzie fideiussorie, depositi cauzionali, ipoteche e pegni, clausole penali, caparre.
Con questa breve panoramica, vogliamo offrire una prima valutazione sul numero e complessità delle questioni che bisogna affrontare per arrivare a un contratto “su misura” che se, da un lato, non può eliminare ogni rischio, dall’altro lato, può enormemente prevenire conflitti tra le parti contrattuali e pertanto incidere sull’esecuzione del contratto e sul guadagno.
In Italia, purtroppo, non si è ancora sviluppata totalmente la cultura dell’investimento per una adeguata “assistenza professionale nella redazione dei contratti” e per questo si spende molto di più per risolvere i problemi piuttosto che per prevenirli, probabilmente per la mancanza di una percezione diretta e concreta del beneficio che si ottiene da tale investimento.
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Autore: Fiorella Proietti
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